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Cresce il debito globale, ma niente paura

Andrebbe invece condonato quello dei Paesi più poveri

Fabrizio Galimberti 16/10/2024

Cresce il debito globale, ma niente paura Cresce il debito globale, ma niente paura Non è solo per i tedeschi che la parola ‘debito’ evoca un sentimento di colpa. Così, quando leggiamo che il debito pubblico globale ha raggiunto i 312 trilioni di dollari (di cui 100 di debito pubblico, ormai vicino al 100% del Pil mondiale), ci preoccupiamo e il Fondo monetario lancia l’allarme. Ma, se il credito è l’anima del commercio, così è lo speculare debito. Il debito è pericoloso solo quando gli interessi diventano insostenibili, e il modo migliore per renderli sostenibili è per l’economia di continuare a crescere. Preoccupiamoci quindi della crescita, non del debito, togliendo gli ostacoli alla concorrenza, continuando a investire in istruzione e ad incentivare gli investimenti.
 
Certamente, il debito è saltato su col Covid, che ha costretto i Governi a sostenere l’economia indebitandosi (fortunatamente e principalmente, con le Banche centrali, e quel debito non costa quasi niente). Ma molti Paesi poveri hanno dovuto indebitarsi anch’essi e oggi si trovano in vere difficoltà. Bene farà il presidente brasiliano Lula a proporre, al prossimo G20 di novembre, di condonare il debito dei Paesi più poveri. Non c’è molta differenza fra un credito inesigibile iscritto in bilancio, e detto credito cancellato con un tratto di penna. Certo, questo causerà qualche difficoltà ai bilanci dei Paesi ricchi, ma si tratta solo di miseri problemi contabili…
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