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L'allontanamento del Ragioniere Generale dello Stato, una pagina triste
Biagio Mazzotta non viene sostituito perché troppo acquiescente, ma per il motivo opposto
Giampaolo Galli 30/07/2024
L'allontanamento del Ragioniere Generale dello Stato, una pagina triste
E’ certamente vero che Biagio Mazzotta da Ragioniere generale dello Stato ha sbagliato le stime su superbonus e industria 4.0 sottovalutandone l’impatto devastante sui conti pubblici. E forse è vero che avrebbe dovuto essere più duro nel contrastare i politici (tutti o quasi tutti) che sostenevano queste misure. Ma è forte il sospetto che Mazzotta non venga allontanato perché è stato troppo acquiescente, ma per il motivo opposto: perché è stato troppo rigido nel contrastare le tentazioni della politica. Provvedimenti che sembravano chiusi sono stati varie volte rimandati in Commissione Bilancio perché privi di idonee coperture, obbligando i parlamentari esausti a un sovrappiù di lavoro per recepire gli emendamenti della ragioneria.
Provvedimenti già annunciati a reti unificate sono stati affossati per mancanza di coperture: fra tutti, si pensi al caso degli 80 euro promessi sulle tredicesime, ma quelle dell’anno dopo (!). Il lavoro del Ragioniere non è mai popolare, ma è assolutamente essenziale; la Ragioneria è uno dei pilastri della Repubblica. Mazzotta lo ha sempre saputo e si è sempre comportato di conseguenza, come un funzionario serio, indipendente, integerrimo. Per questo, gli errori che ha fatto sui vari bonus sembrano più una scusa che il motivo reale dell’allontanamento. Insomma, una pagina piuttosto triste. Probabilmente Mazzotta verrà sostituito da Daria Perrotta, una persona intelligente, colta, intellettualmente vivace. Ma saprà essere all’altezza del suo predecessore quanto a indipendenza, fermezza e capacità di contrastare la sempiterna voglia di spesa della politica?
Provvedimenti già annunciati a reti unificate sono stati affossati per mancanza di coperture: fra tutti, si pensi al caso degli 80 euro promessi sulle tredicesime, ma quelle dell’anno dopo (!). Il lavoro del Ragioniere non è mai popolare, ma è assolutamente essenziale; la Ragioneria è uno dei pilastri della Repubblica. Mazzotta lo ha sempre saputo e si è sempre comportato di conseguenza, come un funzionario serio, indipendente, integerrimo. Per questo, gli errori che ha fatto sui vari bonus sembrano più una scusa che il motivo reale dell’allontanamento. Insomma, una pagina piuttosto triste. Probabilmente Mazzotta verrà sostituito da Daria Perrotta, una persona intelligente, colta, intellettualmente vivace. Ma saprà essere all’altezza del suo predecessore quanto a indipendenza, fermezza e capacità di contrastare la sempiterna voglia di spesa della politica?
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