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Tutte le asperità della NaDef

Tra qualche giorno il governo deve presentare il documento

Marcello Messori 26/09/2023

Tutte le asperità della NaDef Tutte le asperità della NaDef Fra qualche giorno il Ministro dell’Economia presenterà, con la NaDef, un aggiornamento del quadro macroeconomico e l’obiettivo di rapporto deficit pubblico/Pil per il 2024. Dovendo essere recepiti nella prossima Legge di bilancio, questi numeri vincoleranno le scelte economiche del governo Meloni rispetto alle promesse fatte, ai relativi finanziamenti e agli impegni europei. In proposito, le asperità da scalare sono impegnative. Data l’elevata probabilità di un’incombente stagnazione nell’euro-area, la NaDef deve tagliare il tasso di crescita ‘reale’ previsto per il prossimo anno (oggi fissato allo 1,5%); al contempo, data l’incertezza sulle nuove regole fiscali europee che l’Italia ha contribuito ad alimentare e data l’esigenza di tenere sotto controllo un rapporto debito pubblico/Pil a rischio di instabilità, sarebbe avventato appellarsi agli incrementi degli oneri finanziari per innalzare il deficit pubblico oltre la già eccessiva quota del 3,7% inserita nel Def della scorsa primavera.
 
Considerata la prevedibile caduta degli incassi fiscali causati da decisioni assunte di recente e dagli imminenti incrementi dei crediti di imposta, non vi sono spazi per impegni aggiuntivi di spesa pubblica privi di copertura nel 2024. Eppure, pur trascurando alcune proposte fantasiose avanzate da membri del governo, ma includendo le spese per i progetti espunti dal Pnrr e non finanziabili da altre risorse europee, tali impegni ammontano a non meno di 35 miliardi. L’auspicio è che, oltre a inserire nella NaDef numeri prudenti, il Ministro dell’Economia e il resto del governo chiariscano due aspetti per disegnare un quadro macroeconomico credibile rispetto ai prossimi anni. Innanzitutto, definiscano sia le loro effettive e selettive priorità di spesa, sia fonti credibili per le relative coperture. Inoltre, chiariscano quali ricomposizioni del bilancio pubblico intendono realizzare per il sostegno di adeguati tassi di crescita dell’economia italiana e per la salvaguardia di efficaci presidi di inclusione sociale. 
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