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Rivalutazione del Pil e vivacità delle imprese

L'Istat ha rivisto al rialzo (2,1%) i dati del 2021

Sergio De Nardis 22/09/2023

Rivalutazione del Pil e vivacità delle imprese  Rivalutazione del Pil e vivacità delle imprese L'Istat ha rivisto sensibilmente al rialzo il Pil del 2021 (del 2,1% in termini nominali, dell’1,3% in volume). Questa revisione (ordinaria) è essenzialmente determinata dall'acquisizione delle informazioni complete fornite dalle statistiche strutturali sull'universo delle imprese italiane. E' uno scalino in su che fa salire, rispetto alla situazione dei conti precedenti, il livello del Pil (non il tasso di crescita) del 2023 e degli anni seguenti. Le implicazioni di questi nuovi dati sono diverse, ma qui ci si sofferma sulla principale motivazione interpretativa offerta dall'Istat. Nel turbolento biennio 2020-21 - tonfo recessivo nella pandemia e successivo rimbalzo - si è avuto un intenso rimescolamento nella composizione delle imprese, con l'aumento del peso di quelle più efficienti, a maggior valore aggiunto e minori costi intermedi. Ciò è avvento nella manifattura (il che non sorprende), ma soprattutto nei servizi, a cui si deve il più forte contributo all'aumento del valore aggiunto.
 
Vi è stata dunque una rilevante ristrutturazione tra le imprese, indotta dalla fortissima fluttuazione del ciclo economico. E' qualcosa dunque legato al breve periodo (ciclo), ma che tende a rimanere nella struttura (si chiama tecnicamente “isteresi”). Sarebbe interessante sapere se questo processo si è esaurito o se è proseguitò anche nel 2022. Ma per questo dobbiamo attendere l'acquisizione dei dati completi sulle imprese relative a quell'anno. Per il momento incorporiamo, anche nelle nostre valutazioni di lungo periodo, questo dato di tipo strutturale: le imprese sono un corpo vivo che reagisce anche passivamente (tramite riallocazioni di risorse e demografia) alle sollecitazioni di breve periodo, purché vi sia un'adeguata domanda ovvero un mercato sufficientemente ampio in cui potersi espandere. Una condizione che certamente non è mancata all'uscita dalla pandemia.
 
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