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Tim, incognite e ostacoli nel ritorno dello Stato azionista
Ma bisogna superare le resistenze di Vivendi, socio al 24%
Claudio Di Donato 08/09/2023

Ma prima occorre superare le resistenze di Vivendi, primo azionista Tim con il 24%, che valuta la rete 31 miliardi. Numeri non realistici, ma potrebbe essere un azzardo andare alla conta in assemblea su una valutazione poco sopra i 20 miliardi. Molti ritengono che ai francesi non conviene lo scontro con il Governo ma anche il board di Vivendi deve rispondere ai propri azionisti che non sembrano disponibili a uscire dopo 9 anni con una perdita di oltre 3 miliardi su 4 investiti. Altro tema che agita politica e sindacati è l’assetto industriale. Lo scorporo della rete significa la fine dell’unitarietà di Tim e i prevedibili esuberi nel ramo commerciale. Ma il Governo ha fatto una scelta. E d’altronde tutela di un asset strategico e salvaguardia dei livelli occupazionali dell’ex monopolista erano obbiettivi incompatibili. E questa è l’unica certezza di una storia con il finale ancora da scrivere.
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