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Il governo arenato sui soldi che mancano

Unica soluzione meno spese e più tasse

Paolo Mazzanti 24/05/2023

Il governo arenato sui soldi che mancano Il governo arenato sui soldi che mancano Meno tasse a chi fa due figli o piu? Bella idea, ma mancano i soldi. Pensioni a quota 41? Ottimo, ma mancano i soldi. Il Ponte sullo stretto? Meraviglioso, ma non ci sono soldi, perche’ non puo’ rientrare nel Pnrr visto che non potrebbe essere ultimato entro il 2026. E poi bisogna trovare i soldi per le emergenze, come l’alluvione in Emilia Romagna. Il governo Meloni rischia di arenarsi sulla mancanza di soldi. La maggior crescita del 2023, a parita’ di deficit al 4,5%, ha concesso un tesoretto di 3,4 miliardi destinati a riduzione del cuneo fiscale: una sessantina di euro al mese per i lavoratori che guadagnano meno. Meglio che niente, ma sono briciole, rispetto ai faraonici programmi elettorali del centrodestra. E comunque il taglio del cuneo vale solo per quest’anno. Per prorogarlo nel 2024 o renderlo strutturale come chiedono i sindacati servirebbero una dozzina di miliardi l’anno che al momento non ci sono. E intanto il nuovo aumento dei tassi fa lievitare verso i 100 miliardi gli interessi che lo Stato paga ogni anno sui titoli pubblici.
 
Che fare? Ci sono solo due strade, posto che i 191,5 miliardi del Pnrr non possono finanziare spese correnti o riduzioni di tasse permanenti, ma solo investimenti. Prima strada: ridurre la spesa nei capitoli meno importanti, per poter spendere di più in quelli rilevanti. E’ proprio necessario tornare a eleggere direttamente le Province, il che comporterà fatalmente aumenti di spesa? E non si potrebbero ridurre le Regioni e accorpare i piccoli Comuni, per aumentarne dimensioni ed efficienza? E visto che gli scolari sono destinati a diminuire per il calo demografico, non si puo’ riorganizzare la scuola per spendere meno? E non sarebbe utile razionalizzare i poteri tra Stato e Regioni per limitare quelle “competenze concorrenti” fonte di perenni conflitti e (costosi) ricorsi alla Corte costituzionale? Seconda strada: aumentare le tasse. Se si vogliono diminuire le imposte alle famiglie numerose, non e’ forse opportuno aumentarle ai single? E se si vuole ridurre l’Irpef ai dipendenti, non sarebbe bene aumentarle un po’ agli autonomi, ai proprietari immobiliari o agli ereditieri? Capiamo che queste manovre scontenterebbero piu’ di qualcuno. Ma senza scegliere, e dunque scontentare qualcuno, non c’è politica.
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