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Semplificare per decarbonizzare

Aumentano solare ed eolico ma occorre accelerare ancora

Pia Saraceno 23/05/2023

Un impianto fotovoltaico domestico Un impianto fotovoltaico domestico Tra il 2022 e l'inizio 2023 la nuova capacità rinnovabile ha incrementato la quota di solare ed eolico sul totale dell'energia elettrica dal 15% al 19%, il che ha compensato il venir meno della fonte idrica, ancora al di sotto del 30% rispetto alla media storica. L'aumento di solare ed eolico nel mix delle fonti rappresenta una piccola svolta. Diverse le cause. 1. Sono stati avviati molti progetti giacenti ed è molto aumentata la richiesta di nuove autorizzazioni dopo la stasi degli anni precedenti. Il divario tra impianti autorizzati e richieste è ancora molto ampio: a fronte di 894 nuovi progetti censiti nel 2022, 3/4 sono ancora in corso di autorizzazione. Vari provvedimenti (confluiti nella L 41/2023) hanno ridotto i tempi di risposta delle Pa, che prima potevano estendere all'infinito i termini per il silenzio assenso. Sussistono però ancora intoppi importanti tra cui: la mancata definizione delle Aree Idonee, la persistente opposizione di alcune Regioni che chiedono la revisione delle compensazioni, ora previste solo ai Comuni.
 
2. Gli alti prezzi dell'energia hanno fatto calare da inizio anno del 4% la domanda. L'elettrificazione di molte attività produttive dovrebbe comunque spingere la domanda, che per Terna-Snam dovrebbe crescere dell'1,8% all'anno fino al 2030; la capacità solare incrementarsi del 15% all'anno e la sua produzione del 20% (per l'eolico dell'11% e del 17%). Il tasso di aumento della produzione da tali fonti dovrebbe quadruplicarsi rispetto all'ultimo biennio.
 
3. Non è però sufficiente triplicare la capacità produttiva delle rinnovabili per garantire gli obbiettivi al 2030. E' necessario il ritorno dell'idroelettrico ai valori storici e che la rete si sviluppi per portare a Nord la nuova produzione rinnovabile del Sud. Terna prevede di completare alcune infrastrutture essenziali per il 2035 dichiarandolo coerente con gli scenari di domanda e decarbonizzazione del Fitfor55. In passato però, i grandi progetti hanno tardato anche di molti anni. Lo sviluppo diffuso di piccoli impianti solari, indispensabili per raggiungere l'obiettivo, richiede un adeguamento delle reti i cui contorni sono ancora poco chiari. Gli operatori che chiedono l'autorizzazione per nuovi impianti, per affrontare i rischi futuri, devono poter credere innanzitutto che vi è coerenza nelle politiche di decarbonizzazione oltre il breve termine. Il Pniec del 2019 è ampiamente superato, quello nuovo ancora non è in gestazione e le politiche del Governo presentano contraddizioni e passi indietro.
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