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Patto di stabilità da semplificare
Meriti e limiti della proposta della Commissione Ue con una possibile alternativa
Francesco Grillo 22/05/2023

Questo meccanismo è uno sviluppo dell'impostazione vigente dal 2013. La novità vera è l'introduzione delle riforme e degli investimenti (proprio come per il Pnrr) come leva per rendere meno oneroso l'aggiustamento. Esiste, però, proprio sulla questione delle riforme, un problema concettuale e un nodo politico. E' verissimo che è riformando (anzi, riorganizzando) lo Stato che si può recuperare l'equilibrio. Ma è altrettanto vero che è rischioso per la stessa Commissione assumere il ruolo del maestro che valuta, con la matita rossa e blu, i programmi dei governi. Meglio semplificare ulteriormente, concordando coi singoli Stati pochi obiettivi che i cittadini possano comprendere, rendere quegli obiettivi politici, lasciando però agli Stati la discrezione di seguire un proprio approccio. Ciò aumenterebbe la possibilità di imparare gli uni dagli altri e il compito della Commissione diventerebbe quello di organizzare tale apprendimento.
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