Versione stampabile Riduci dimensione testo Aumenta dimensione testo

Facile parlar male del superbonus

Ma è servito per riattivare la crescita

Sergio De Nardis 03/03/2023

Facile parlar male del superbonus Facile parlar male del superbonus Che la spesa pubblica, soprattutto se corrente e in disavanzo, sia una droga o una sbornia da cui è difficile uscire, richiedendo sempre maggiori dosi, è un’immagine di buona efficacia comunicativa, ma che rischia di non avere molta sostanza se priva di contesto. E’ il tono della discussione sul famigerato superbonus a spingere verso prese di posizione apodittiche, portando molti ad accomunare tutta l’esperienza degli ultimi anni, dal 2020 in poi, in gran parte fatta di bonus sociali oltre che edilizi, sussidi, aiuti, sgravi, moratorie, garanzie e quant’altro. L’argomento è che c’era certamente qualcosa di più virtuoso - cioè di funzionale alla crescita potenziale di lungo periodo - in cui sarebbe stato preferibile impegnare le tante risorse destinate alla spesa corrente assistenziale, per definizione improduttiva e tendenzialmente clientelare. Come non riconoscere fondatezza a un simile argomento in un Paese con i difetti dell’Italia? Sarebbe come parlar male di Garibaldi.
 
Eppure non è così. Se l’economia non cresce per debolezza della domanda privata e se la politica monetaria è impotente - questo è stato il contesto italiano per 15 anni - è la spesa pubblica in deficit che bisognerebbe attivare per evitare inutili sprechi di risorse produttive che hanno conseguenze negative anche sul potenziale. Nelle condizioni dell’ultimo quindicennio la priorità non era dunque il lungo periodo, ma il ciclo, vale a dire il breve periodo che si è rivelato lunghissimo. I vincoli formali (regole) ed effettivi (mercati) alla finanza pubblica hanno impedito di usare in modo adeguato tale strumento a sostegno della domanda. Con la pandemia e il susseguente shock energetico, i vincoli in un modo o nell’altro sono venuti meno ed è stata la spesa pubblica corrente, più di quella in investimenti, frenata da inefficienze operative, a salvaguardare prima e a sostenere poi l’economia. La ripresa a pieno ritmo, favorita da simili interventi, sta avendo effetti benefici anche sul potenziale, dove, in tal senso, si può trovare qualche traccia perfino del costoso, perverso e inefficace superbonus. Se dunque si deve proprio parlare di sbornia, dovremmo essere costretti anche a rivalutare i benefici dell’alcol.
Altre sull'argomento
Calo demografico e Pil pro capite
Calo demografico e Pil pro capite
Entro due anni dovremmo recuperare il reddito di 15 anni fa
Patto di stabilità da semplificare
Patto di stabilità da semplificare
Meriti e limiti della proposta della Commissione Ue con una possibile ...
Pil pro capite in recupero
Pil pro capite in recupero
Stiamo riducendo il divario con Germania e Francia, ma fino a quando?
Pil, l'Italia meglio delle stime
Pil, l'Italia meglio delle stime
Ma restano i rischi di ricaduta nella stagnazione
Pubblica un commento
Per inserire un nuovo commento: Scrivi il commento e premi sul pulsante "INVIA".
Dopo l'approvazione, il messaggio sarà reso visibile all'interno del sito.