Aumentano i segnali d'inflazione negli Usa

Aumentano i segnali d'inflazione negli Usa Si moltiplicano i segni di futuri problemi sul fronte monetario e dei tassi d’interesse sul mercato americano, dove i tassi d’interesse sui titoli decennali del tesoro sono risaliti negli ultimi giorni sopra l’1% (siamo all’1,29%) e il break even rate calcolato dalla Federal Reserve di Saint Louis - che misura le attese di inflazione - è al 2,2%, il valore più alto in quasi quattro decenni e superiore alla media di lungo periodo del 2%. Gli analisti incominciano a interrogarsi sul possibile impatto di questi trend al rialzo sul mercato azionario, dove qualcuno paventa un tonfo dei titoli con valutazioni elevate - incominciando da quelli dei giganti di internet - se l’aumento di tassi sulle obbligazioni li portasse verso il 2%.
 
Nuovi record sono stati toccati anche dalla domanda di titoli a brevissimo termine, inclusi i T-Bills, che servono come collaterale per le operazioni a leva sul mercato delle azioni. Anche la domanda di biglietti da 100 dollari sembra in febbrile aumento. Avevamo richiamato l’attenzione sui pericoli di un rimbalzo dell’inflazione, anche a seguito del gigantesco pacchetto di sostegno dell’economia americana, su queste colonne una decina di giorni fa. Ora i segni si moltiplicano anche sul mercato finanziario americano.
 

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