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Perché Netanyahu allontana la tregua
Redazione InPiù 17/09/2024
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Vittorio Sabadin, il Messaggero
“Chi ancora si illudeva che si fosse vicini a raggiungere la pace nel conflitto in Medio Oriente deve rassegnarsi: l’operazione israeliana con la quale sono stati fatti esplodere in Libano, e forse anche in Siria, i cercapersone di migliaia di esponenti di Hezbollah apre un nuovo inquietante capitolo del conflitto tra Gerusalemme e i suoi nemici”. Lo scrive Vittorio Sabadin sul Messaggero aggiungendo che “da un punto di vista tattico, l’operazione sembra non avere molto senso. Ma l’attacco avrebbe invece un senso se Israele intendesse attuare un piano di invasione verso le roccaforti degli Hezbollah: l’esplosione dei cercapersone renderà nelle prossime settimane il coordinamento dei terroristi più difficile e più rischioso, e ne ridurrà la capacità operativa. Il colpo psicologico per Hezbollah è stato molto forte. Nel luglio scorso c’erano state numerose uccisioni di esponenti di alto profilo dell’organizzazione terroristica, individuati da Israele grazie al loro telefonino. A febbraio il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva avvertito in un discorso che i cellulari erano diventati pericolosi e potevano essere intercettati dalle forze israeliane, e aveva ordinato a tutti i militanti di romperli o seppellirli. Migliaia di membri della base di Hezbollah – osserva Sabadin - sono così passati a un sistema di dispositivi cercapersone al quale Israele è riuscito ad accedere, forse già prima della consegna: sono tutti esplosi alla stessa ora in un’operazione che nemmeno nei film si era finora mai riusciti ad immaginare. Israele ha dimostrato che può colpire non solo i terroristi, ma chiunque sia collegato a loro in qualunque posto si trovi. Ma questo non basta a vincere la guerra e l’apertura di troppi fronti rischia di mettere in difficoltà l’esercito, già messo a dura prova dall’estenuante conflitto a Gaza che dura da un anno. Soprattutto, annulla tutti gli sforzi di pace fatti finora e mette in pericolo le vite di altre persone innocenti. Ma c’è un’ultima considerazione da fare: il Mossad ha dimostrato in questa operazione un’operatività tecnologica di primo livello, intercettando non solo i telefonini dei terroristi, ma penetrando un sistema locale chiuso come quello dei cercapersone. Se queste tecnologie fossero state usate nell’estate dell’anno scorso – conclude - forse non ci sarebbe stato il 7 Ottobre, e non saremmo arrivati a questo punto”.
Marco Travaglio, Fatto Quotidiano
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano parla delle ipocrisie e dei paradossi in casa dem: “Mesi e mesi a leggere che ‘l’Italia è isolata in Europa’ perché la Meloni non ratifica il Mes e FdI&Lega non votano la Von der Leyen, dunque non avremo un commissario di peso né tantomeno una vicepresidenza, anzi forse ci sbattono fuori dall’Europa e ci annettono all’Africa. Poi - fa notare - Ursula annuncia i commissari e Fitto di FdI diventa commissario alla Coesione (non male, per chi ha votato l’Autonomia differenziata) e vicepresidente esecutivo (uno dei sei). Mesi e mesi a leggere che mai e poi mai il Pd, ma neanche gli altri del Pse, ma anche Verdi e Liberali, voteranno una commissione Ue con dentro un pericoloso ‘sovranista’ come Fitto. Poi il Pd, ma anche gli altri del Pse, ma anche Verdi e Liberali, votano la commissione con dentro Fitto e tutto il cucuzzaro. Mesi e mesi a leggere che in Italia è rinato il bipolarismo fra il diavolo Meloni e l’acqua santa Schlein. Poi, sulle questioni importanti – dall’Ue alla guerra – la diavolessa e l’angioletta votano sempre insieme. Mesi e mesi a ripetere che il vero discrimine fra sovranisti e democratici è l’immigrazione. Poi – scrive Travaglio - a Londra il laburista Starmer sbaraglia il conservatore Sunak e la prima cosa che fa è volare a Roma a elogiare la Meloni per le sue politiche migratorie e a chiederle consigli su come fermare i migranti. Intanto negli Usa la democratica Harris (l’ultimo faro da cui il Pd vuole ‘ripartire’ dopo la dipartita di tutti gli altri) respinge come un’infame calunnia l’accusa di Trump di non voler respingere i clandestini alla frontiera. Mesi e mesi a invocare il ritorno di Renzi e a magnificare il ‘ritorno di Draghi’ e della celebre Agenda in pelle umana, unico argine al sovranismo e al populismo e unica salvezza per l’Ue. Poi Renzi viene subissato di fischi e Draghi con tutta l’Agenda da boati di indifferenza nel mondo reale. Settimane e settimane a leggere che ‘il caso Boccia-Sangiuliano non è chiuso’ e a esaltare la ininfluencer pompeiana che inchioda irrimediabilmente il governo alle sue responsabilità. Poi escono i sondaggi e, dopo il caso Boccia, il governo cresce e il Pd cala. Dal Derby della Coglionaggine governo-opposizione è tutto, linea allo studio”.
“Chi ancora si illudeva che si fosse vicini a raggiungere la pace nel conflitto in Medio Oriente deve rassegnarsi: l’operazione israeliana con la quale sono stati fatti esplodere in Libano, e forse anche in Siria, i cercapersone di migliaia di esponenti di Hezbollah apre un nuovo inquietante capitolo del conflitto tra Gerusalemme e i suoi nemici”. Lo scrive Vittorio Sabadin sul Messaggero aggiungendo che “da un punto di vista tattico, l’operazione sembra non avere molto senso. Ma l’attacco avrebbe invece un senso se Israele intendesse attuare un piano di invasione verso le roccaforti degli Hezbollah: l’esplosione dei cercapersone renderà nelle prossime settimane il coordinamento dei terroristi più difficile e più rischioso, e ne ridurrà la capacità operativa. Il colpo psicologico per Hezbollah è stato molto forte. Nel luglio scorso c’erano state numerose uccisioni di esponenti di alto profilo dell’organizzazione terroristica, individuati da Israele grazie al loro telefonino. A febbraio il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva avvertito in un discorso che i cellulari erano diventati pericolosi e potevano essere intercettati dalle forze israeliane, e aveva ordinato a tutti i militanti di romperli o seppellirli. Migliaia di membri della base di Hezbollah – osserva Sabadin - sono così passati a un sistema di dispositivi cercapersone al quale Israele è riuscito ad accedere, forse già prima della consegna: sono tutti esplosi alla stessa ora in un’operazione che nemmeno nei film si era finora mai riusciti ad immaginare. Israele ha dimostrato che può colpire non solo i terroristi, ma chiunque sia collegato a loro in qualunque posto si trovi. Ma questo non basta a vincere la guerra e l’apertura di troppi fronti rischia di mettere in difficoltà l’esercito, già messo a dura prova dall’estenuante conflitto a Gaza che dura da un anno. Soprattutto, annulla tutti gli sforzi di pace fatti finora e mette in pericolo le vite di altre persone innocenti. Ma c’è un’ultima considerazione da fare: il Mossad ha dimostrato in questa operazione un’operatività tecnologica di primo livello, intercettando non solo i telefonini dei terroristi, ma penetrando un sistema locale chiuso come quello dei cercapersone. Se queste tecnologie fossero state usate nell’estate dell’anno scorso – conclude - forse non ci sarebbe stato il 7 Ottobre, e non saremmo arrivati a questo punto”.
Marco Travaglio, Fatto Quotidiano
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano parla delle ipocrisie e dei paradossi in casa dem: “Mesi e mesi a leggere che ‘l’Italia è isolata in Europa’ perché la Meloni non ratifica il Mes e FdI&Lega non votano la Von der Leyen, dunque non avremo un commissario di peso né tantomeno una vicepresidenza, anzi forse ci sbattono fuori dall’Europa e ci annettono all’Africa. Poi - fa notare - Ursula annuncia i commissari e Fitto di FdI diventa commissario alla Coesione (non male, per chi ha votato l’Autonomia differenziata) e vicepresidente esecutivo (uno dei sei). Mesi e mesi a leggere che mai e poi mai il Pd, ma neanche gli altri del Pse, ma anche Verdi e Liberali, voteranno una commissione Ue con dentro un pericoloso ‘sovranista’ come Fitto. Poi il Pd, ma anche gli altri del Pse, ma anche Verdi e Liberali, votano la commissione con dentro Fitto e tutto il cucuzzaro. Mesi e mesi a leggere che in Italia è rinato il bipolarismo fra il diavolo Meloni e l’acqua santa Schlein. Poi, sulle questioni importanti – dall’Ue alla guerra – la diavolessa e l’angioletta votano sempre insieme. Mesi e mesi a ripetere che il vero discrimine fra sovranisti e democratici è l’immigrazione. Poi – scrive Travaglio - a Londra il laburista Starmer sbaraglia il conservatore Sunak e la prima cosa che fa è volare a Roma a elogiare la Meloni per le sue politiche migratorie e a chiederle consigli su come fermare i migranti. Intanto negli Usa la democratica Harris (l’ultimo faro da cui il Pd vuole ‘ripartire’ dopo la dipartita di tutti gli altri) respinge come un’infame calunnia l’accusa di Trump di non voler respingere i clandestini alla frontiera. Mesi e mesi a invocare il ritorno di Renzi e a magnificare il ‘ritorno di Draghi’ e della celebre Agenda in pelle umana, unico argine al sovranismo e al populismo e unica salvezza per l’Ue. Poi Renzi viene subissato di fischi e Draghi con tutta l’Agenda da boati di indifferenza nel mondo reale. Settimane e settimane a leggere che ‘il caso Boccia-Sangiuliano non è chiuso’ e a esaltare la ininfluencer pompeiana che inchioda irrimediabilmente il governo alle sue responsabilità. Poi escono i sondaggi e, dopo il caso Boccia, il governo cresce e il Pd cala. Dal Derby della Coglionaggine governo-opposizione è tutto, linea allo studio”.
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