Versione stampabile Riduci dimensione testo Aumenta dimensione testo

Altro parere

Ipoteca 5 Stelle

Redazione InPiù 23/03/2023

Altro parere Altro parere Augusto Minzolini, il Giornale
“Più trascorrono gli anni dalle esperienze di governo ‘cinque stelle’ più l'immagine diventa nitida e sconfortante”. Lo scrive Augusto Minzolini sul Giornale parlando di “ipoteca 5 Stelle” e citando i casi dei ‘flop’ del reddito di cittadinanza, del Superbonus e gestione Covid. “Diciamo subito – sottolinea il direttore - che questa non è una critica alla persona di Giuseppe Conte. Non è neppure un giudizio politico, ma è la semplice constatazione dei guai che hanno provocato i governi con dentro i grillini: una sorta di ipoteca sul Paese le cui dimensioni appaiono sempre più chiare con il trascorrere del tempo come pure le ragioni. Il problema – sottolinea Minzolini - non riguarda la natura di quei provvedimenti. Anzi, alcuni rispondevano ad esigenze vere o, comunque, avevano un senso, condivisibile o meno. Il superbonus, per fare un nome, poteva essere uno strumento per rilanciare la nostra economia iniettando risorse in uno dei settori che in Italia tira di più. Aveva, quindi, indubbiamente una «ratio». Il difetto, il limite, che si riscontra semmai è su come sono stati scritti quei provvedimenti e, ancor più, su come sono stati applicati. Non c'è stata nessuna valutazione dei rischi a cui lo Stato andava incontro, né tantomeno si è immaginato come Prevedere le possibili speculazioni su un provvedimento è compito del legislatore. La verità è che la scoperta quotidiana delle frodi e delle inefficienze che si sono verificate nell'applicazione di quelle leggi dimostra che in quel governo non c'erano persone competenti, o, almeno, ce n'erano davvero poche. Ed è la prova del nove di un dato che tutti tendono a sottovalutare: al di là del colore politico, delle ragioni di parte, delle appartenenze agli schieramenti, nella gestione della cosa pubblica un tasso minimo di competenze ci deve essere se non si vogliono provocare troppi danni. E un insegnamento – conclude - che vale per Conte, per i grillini, come per tutti i governi”.
 
Stefano Feltri, Domani
“Il problema Descalzi e l’interesse nazionale”. Così Stefano Feltri su Domani sottolineando “andrebbe discusso non Descalzi come persona, ma tutto quello che ha rappresentato. Con lui l'Eni ha influenzato la strategia italiana in Libia dopo la guerra civile (rimane un caos nel quale prosperano gli scafisti), ha mantenuto e consolidato i rapporti con l'Egitto nonostante l'indignazione per l'assassinio di Giulio Regeni nel 2016, ha spinto l'Italia ad avere sempre una posizione di apertura verso quell'Iran che incarcera e ammazza i giovani oppositori. Soprattutto – scrive il direttore - ha dettato la linea sulla Russia: il bilancio Eni celebrava nel 2021 l'aumento dei volumi di approvvigionamento di gas dalla Russia, dai 26,68 miliardi di metri cubi del 2014, anno dell'annessione illegale della Crimea da parte di Vladimir Putin, ai 30,21 di fine 2021. Ancora a cinque giorni dall'invasione dell'Ucraina, il 19 febbraio 2022, alla Stampa, Descalzi diceva che «anche quando c'è stata la guerra in Ucraina il gas è sempre arrivato, perché non è stato interessato dalle sanzioni», In caso di sanzioni, «'Europa non avrebbe capacità di compensare» i 140-150 miliardi di metri cubi all'anno importati da Putin. Nei nove anni del suo mandato Descalzi e l'Eni sono sempre stati capaci di schierare l'Italia in linea con l'interesse aziendale, a prescindere dall'interesse nazionale che sarebbe stato ridurre la dipendenza dalla Russia almeno dopo il 2014, non impantanarsi in Libia, chiedere giustizia per Regeni in Egitto, favorire la transizione ecologica invece che difendere gas e fossili con altri accordi lunghi con la poco democratica e filorussa Algeria... Descalzi ha visto passare cinque premier e sei governi, facile capire chi decide la strategia internazionale dell'Italia. Se a Meloni importasse della ‘nazione’ più che di puntellare il proprio potere, riequilibrare i rapporti di forza con l'Eni – conclude Feltri - dovrebbe essere la priorità. Invece preferisce prendere lezioni di geopolitica da chi, in questi anni, si è sempre trovato dalla parte sbagliata della storia”.
Altre sull'argomento
 Chi ha vinto (e chi vincerà) nei Comuni
Chi ha vinto (e chi vincerà) nei Comuni
In attesa del ballottaggio del 28-29 maggio
Lavoro, la “miopia” del Fondo nuove competenze
Lavoro, la “miopia” del Fondo nuove competenze
Strumento utile che però serve solo ai grandi gruppi
Altro parere
Altro parere
quei giochi europei sull'Italia
La crepa russa a Backhmut
La crepa russa a Backhmut
Sintesi degli editoriali dei principali quotidiani
Pubblica un commento
Per inserire un nuovo commento: Scrivi il commento e premi sul pulsante "INVIA".
Dopo l'approvazione, il messaggio sarà reso visibile all'interno del sito.