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Altro parere

I nasi comunicanti

Redazione InPiù 13/03/2023

Altro parere Altro parere Marco Travaglio, Fatto Quotidiano
“Mi chiamano per replicare a una polemica di quel circoletto di onanisti chiamato Twitter sulla caricatura di Elly Schlein firmata dal nostro Francesco Federighi”. Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano difende la libertà di satira: “Qualche genio – scrive il direttore - la chiama ‘fotografia’, qualche gigante del pensiero tira in ballo l’antisemitismo per via del nasone che la titolare, più spiritosa dei servi sciocchi, definisce ‘etrusco’. Naturalmente non replico un bel nulla: sarebbe come spiegare una battuta o una barzelletta a chi non l’ha capita. Ma anche questo è un segno dei tempi. Sono i dittatori che ingaggiano pittori di corte per farsi il ritratto autorizzato. Dove la stampa è libera, i potenti vengono sbeffeggiati dalla satira e dalla sua forma più bonaria: la caricatura. Federighi ha lavorato per varie testate, fra cui l’Espresso, caricaturando uomini, donne e Lgbtq di destra, centro e sinistra: il naso lungo di Conte, le orecchie a sventola della Raggi e del Papa, le occhiaie della Meloni, i dentoni di Renzi... Forattini è nella storia grazie a Fanfani nano, Andreotti gobbo, Spadolini diversamente virile, Fassino scheletrico. Nessuno si scandalizzò né stupì. Allora – sottolinea Travaglio - la censura colpiva la satira più feroce, quella in tv: Tognazzi e Vianello su Gronchi, Fo e Rame sulle morti bianche, Grillo su Craxi e Telecom, i Guzzanti su B. e Bossi, Luttazzi un po’ su tutti. Poi la satira sparì dalla tv (a parte Crozza sul Nove). Ora, in questa inarrestabile regressione verso l’età della pietra, fa scandalo una caricatura della Schlein: e non per la Schlein, ma per i suoi cortigiani. I famosi filo-semiti che esaltano il battaglione Azov. Intanto la Bbc è costretta a furor di popolo a reintegrare Gary Lineker dopo averlo sospeso per un feroce tweet contro il governo Sunak. Nei Paesi seri anche la censura è una cosa seria. Nel Paese di Pulcinella si strilla contro le caricature, anche perché un caso Lineker non ce lo possiamo permettere: qui – conclude - uno come lui non verrebbe mai censurato, perché nessuno gli avrebbe dato un programma”.
 
Maurizio Crippa, il Foglio
“Quando i duri vanno a giocare le partite difficili, alla Nuvola per far fuori i cacicchi, per quelli che restano a casa scatta la Grande opportunità. Tutti a presidiare il rischio di vuoto d’impegno con nuove, imperdibili campagne di alleggerimento”. Lo scrive Maurizio Crippa sul Foglio che in un breve elenco prende di mira con ironia le seconde linee di sinistra: “I marinellisti: Politici, twitteristi, persino giornalisti di una certa età si sono crogiolati nell’indignazione per il video di Meloni e Salvini che cantano Marinella. Vale la pena ricordare che quella che è una delle più brutte canzoni di De André – ‘Una tavoletta zeppa di concessioni retoriche’, ipse dixit. Ora per i cinici d’allora la canzone d’acchiappo è diventata un inno sacro del dolore e il suo uso un orrore. Resistenti alla patria: Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, dev’essersi sentito molto solo nei giorni in cui la segretaria bolognese e il presidente emiliano, del suo partito, sono andati a Roma e si sono presi la scena. E che pensa, il sindaco, per tener acceso l’interesse almeno sulla Rossa? Di togliere la dizione ‘patriota’ dalle targhe delle strade, per uniformarle a ‘partigiani’ e ‘partigiane’. A chi gli ha fatto notare che il foglio del gruppo partigiano Giustizia e Libertà, diretto dal partigiano-patriota bolognese Enzo Biagi, si chiamava Patrioti, ha risposto che la differenza tra le due parole viene dall’Anpi. Apperò. Tornare alle cose serie? InfoAtac chatbot: Un altoparlante aveva lanciato l’allarme: ‘Attenti agli zingari’. Atac ha fatto sapere in tempo reale (ma allora quando vogliono riescono) di aver individuato il reo ‘dell’annuncio offensivo e discriminatorio’. Bel colpo. Ma – osserva Crippa - qualche utente si è lamentato. Ed ecco le seconde linee delle tranvie antifa, l’account InfoAtac. Che invece di dare informazioni s’è sentito investito del sacro ruolo. E giù di manganello come manco gli stalinisti di Rainews. Privacy per ladri: una seconda fila milanese è Monica Romano, ‘attivista, scrittrice e politica italiana. E’ la prima persona transgender eletta al Consiglio comunale’. Complimenti. Ma questo non ne fa un* politic* intelligente. Ha postato: ‘Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm e diffondere i video è violenza, ed è molto preoccupante’. Per il nuovo genio dell’ordine pubblico ‘non è trasformando le persone in bersaglio che si ottiene giustizia’. Che anche i derubati subiscano violenza, non importa. Nemmeno le/gli viene in mente che possano fregare il portafogli con pochi spicci a un precario, a una ‘nuova italiana’ che fa fatica. Ora dice di essere ‘vittima di omotransfobia per colpa della mia opinione’. No, è solo un’opinione cretina. Fine del weekend delle seconde linee”.
 
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