Intermezzo
Sally Rooney, la scrittrice irlandese che sta divenendo un culto per i lettori europei, pubblica il suo nuovo romanzo , Intermezzo. I suoi precedenti tre, sono stati accolti da pubblico e critica con entusiasmo. In Intermezzo , pubblicato da Einaudi, la giovane autrice, colta e raffinata, ci mette di fronte ai problemi familiari, sentimentali, professionali e strettamente personali dei due fratelli Peter e Ivan Koubek, ultratrentenne avvocato di successo il primo, molto più giovane, ventitré anni il minore, valente giocatore di scacchi, appena laureato, geniale: hanno appena perso il padre, dopo una lunga malattia, ma fra loro c’è lontananza , quasi ostilità. La loro madre Christine vive con il suo compagno e il figlio di lei lontano da Dublino, dove invece i due fratelli vivono: Peter ha un bell’appartamento, molto ordinato come il suo carattere metodico e organizzato impone. Invece Ivan convive con altri inquilini in un alloggio modesto, con qualche disagio per i troppi rumori che ne disturbano la concentrazione. Il loro cane Alexsei è temporaneamente affidato alla madre, che non lo vuole e desidera che i figli risolvano il problema della sua collocazione e della casa di famiglia, a Kildare, che è chiusa e abbandonata dopo la morte del loro padre. La vita sentimentale di Peter è complicata: è innamorato di una studentessa universitaria che lo attrae con il suo atteggiamento anticonformista e che gli chiede continuamente soldi. Naomi vive in una specie di comune a rischio di sfratto, ha molti amici e sembra sfruttare il bell’avvocato che le concede tutto; ma lui ha contemporaneamente un rapporto di tutt’altro genere con l’ex fidanzata Sylvia, una coetanea professoressa universitaria, con la quale aveva avuto un rapporto intenso. In seguito ad un gravissimo incidente lei però, dilaniata da forti dolori e da una sorta di invalidità che non le consentiva una normale vita sessuale, lo aveva lasciato, pur continuando a frequentarlo. Ivan invece, insicuro, con l’apparecchio ai denti, vestito solo di abiti usati, durante un torneo di scacchi in una cittadina lontana dalla capitale, Leitrim, incontra una donna bella e affascinante, Margaret, animatrice di un centro culturale, separata dal marito alcolista, trentaseienne, dunque molto più grande del giovane di cui si innamora e lui di lei. Intorno alle due vicende si dipana la storia di questo piccolo gruppo di quasi famiglia: Sally Rooney alterna la vicenda dei due fratelli nei capitoli del libro, facendo partecipe il lettore di tutte le sfumature, le difficoltà, gli ostacoli che si frappongono ad una vita che potrebbe essere serena, ma che incontra barriere di tipo sociale, morale, familiare che non sembrano consentire tanto a Ivan e Margaret, quanto a Peter e le sue due donne, Naomi e Sylvia, di trovare un equilibrio. Una pioggia continua, che bagna gli abiti, i capelli, i volti sembra la metafora di questa esistenza irta di difficoltà. La scrittrice si serve di una lingua raffinata, piena di citazioni colte, a partire dall’esergo, tratto da un testo del filosofo Ludwig Wittgenstein, che ricorre anche in altre pagine del romanzo, come la stessa autrice non manca di annotare, insieme a Shakespeare, Keats, Yeats, Eliot, Henry James. Ma soprattutto nello stile di Sally Rooney è facile rintracciare l’influenza di Joyce e di Virginia Woolf: al capitolo 17, ci segnala la Rooney, le parole “Non una sola riga seria lì dentro” , sono parole pronunciate dal grande autore irlandese a proposito di “Ulisse”. Il flusso di coscienza, la mancanza di punteggiatura, i dialoghi immaginari , le riflessioni senza apparente logica sono presenti nelle pagine di Intermezzo, senza però che questo appesantisca lo svolgersi della narrazione, che scorre pur nella grande complessità dei rapporti che si intrecciano nella trama che la scrittrice ha costruito con grande profondità. Pur essendo protagonisti i due fratelli Koubek, così distanti e apparentemente inconciliabili per la differenza di età, di gusti, di intenti, sono i personaggi femminili che finiscono per avere il ruolo vincente in questa storia: la dolcezza e l’accoglienza di Margaret, la capacità di percepire la sensibilità degli altri di Naomi, la accettazione e la consapevolezza e la serena accettazione di come la sua vita sia andata da parte di Sylvia, conferiscono al romanzo un’ampiezza di visione , una apertura verso l’altro che sembrano quasi una lezione di vita per una società, la nostra, prigioniera di stereotipi, convenzioni, lacci che limitano la sanità mentale di tutti, uomini inclusi. Grande romanzo, grande scrittura, grandi personaggi, la fama e il successo di Sally Rooney sono meritati.