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L'amante di Chopin

Rita Charbonnier, Marcos y Marcos 2023

Ex libris - Elisabetta Bolondi 27/10/2023

L'amante di Chopin L'amante di Chopin Rita Charbonnier,  musicista/attrice pubblica per Marcos y Marcos un romanzo ricco di spunti, storici, biografici, musicali, psicologici, politici, teatrali: i due personaggi straordinari, protagonisti dello scenario culturale europeo, George Sand e Fryderyk Chopin, emergono dalle pagine del libro con una evidenza che ce li rende vicini, tante sono le sfaccettature e gli sguardi affettuosi che l’autrice dedica loro facendoci entrare nel vivo della storia della Francia di primo Ottocento, fino allo scoppio della rivoluzione del 1848.   George Sand, la scrittrice che prediligeva abiti maschili, si poneva in modo decisamente anticonformista nella società parigina del tempo,  si guadagnava da vivere con i suoi numerosi romanzi, moglie divorziata da Casimir, da cui aveva avuto due figli, Solange e Maurice, che avranno grande spazio nella narrazione; donna forte, aperta ad ogni tipo di relazione sentimentale, la ormai matura Aurore, questo il suo vero nome, inizia a frequentare il più giovane musicista di successo, il polacco Chopin, che riscuote enorme successo per le sue straordinarie composizioni pianistiche. Charbonnier ricostruisce con minuziosa precisione tutte le tappe che per quasi dieci anni terranno uniti i due geni; vivranno insieme in un continuo girovagare tra Parigi, Palma di Maiorca, la tenuta in campagna di Nohant dove soggiornano a lungo; Chopin però è ammalato, forse di tisi, certamente di  bronchiti che lo lasciano malinconico, sofferente, impedendogli spesso di esibirsi in pubblico di cui è il beniamino. Nel loro entourage si muovono diversi personaggi, artisti, attori, musicisti: Eugène Delacroix, Dumas, Lizst, De Musset ed altri che formano, intorno a Madame Sand e Frederic, una sorta di corte adorante; il rapporto tra i due attraversa fasi diverse, soprattutto per la presenza dei figli di lei:  Solange cresce e si affeziona in modo quasi morboso a Chopin, Chip Chip, come lo ha soprannominato, instaurando con sua madre un rapporto di rivalità che diverrà violenta; Maurice invece, legatissimo alla madre, sensibile e colto,  non nutrirà simpatia per il musicista che le ha sottratto l’amore materno e che si è installato da padrone nella loro piccola famiglia. Entrano in scena tanti personaggi:  la nipote Augustine, nei confronti della quale Solange avrà una gelosia accecante; lo scultore Auguste Clésinger, che si introduce con insolenza nelle loro vite;  l’amica Carlotta, moglie del console spagnolo, sempre fedele all’amica Aurore, e ancora la famiglia polacca di Chopin, che li raggiungerà per ritrovare il musicista fuggito dalla sua terra da troppi anni. Charbonnier ci descrive le abitudini alimentari, cioccolata per lui e pollo di gallina, il sigaro che fuma  Aurore, gli abiti, i dettagli : Chopin sempre elegantissimo,  anche nei momenti di profonda spossatezza, con un fazzoletto che tiene sempre  taschino  e che estrae con le  mani dalle dita affusolate e morbide, malgrado siano quelle che si misurano con i tasti dei preziosi pianoforti Pleyel, che lo seguono nei suoi vari spostamenti: lui è un conservatore.  Aurore invece in pantaloni, camicia e cravatta,  trasgressiva ma elegante, con colorate fusciacche a guarnire le sue preziose mise. La mano della musicista si sente tuttavia in alcune pagine del libro, le più intense, quelle del vero amore che legò la scrittrice al suo amato “piccolo Chopin”: “ La musica va dritta ai sentimenti, parla solo con loro, e Chopin possiede una capacità di parlare ai sentimenti di Aurore che nessuno ha e ha mai avuto . Chopin si muove nella profondità della psiche ; è un Poseidone che invita a immergersi nell’ignoto e nell’inconoscibile, e per godere ancor meglio di quel miracolo Aurore si abbassa fino a terra, si siede sul pavimento, si insinua sotto la cassa del pianoforte, si sdraia e chiude gli occhi.” Un libro pieno di riflessioni sulla musica, sulla genialità di questo giovane uomo malato, sulle sue straordinarie composizioni, alcuni dei celebri Notturni  li compose nel freddo e nella umidità di Palma de Maiorca, sull’amore nutrito per George Sand che lo accudì, lo amò, lo apprezzò, e poi la loro  storia finì in modo triste e, per colpa forse di altri. “Chopin non era mai uguale a sé stesso, ma è unico e riconoscibile; peccato però che viva la creazione con un tale strazio”.
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