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Tre vite una settimana

Michel Bussi, editrice e/o - 2023

Ex libris - Elisabetta Bolondi 15/09/2023

Tre vite una settimana Tre vite una settimana La fantasia inesauribile dello scrittore francese nato in Normandia, Michel Bussi, continua a stupire i suoi appassionati lettori. La casa editrice e/o, con la traduzione di Alberto Bracci Testasecca, ha appena pubblicato “Tre vite, una settimana”, il nuovo coinvolgente romanzo che cattura attraverso un gioco di identità misteriose, di viaggi attraverso la Francia, di passaggi tra epoche diverse, la curiosità di chi segue le avventure difficili da credere del protagonista, Renaud Duval, appena trovato morto nella valle della Meuse, un luogo solitario nella regione delle Ardenne, al confine con il Belgio. Il ritrovamento si deve alla gendarmeria, di cui è a capo la capitana Katel Marelle, sicura di risolvere rapidamente il caso. Ma con stupore le indagini mostrano che la vittima, suicida o vittima di un delitto, ha lasciato nella sua auto tre patenti di guida, intestate a tre nomi diversi, tre diversi indirizzi e altrettanti luoghi di nascita, distanti l’uno dall’altro, me con la stessa data: come è possibile una stranezza del genere? Eppure i documenti risultano autentici. La vedova di Renaud Duval, Agnès, detta Nanesse, è sposata da ben ventotto anni con l’amatissimo marito; sono genitori di due figli che vivono altrove, l’unica anomalia nel loro rapporto è che l’uomo si allontana da casa per lavoro una settimana ogni mese. La mamma di lui, Milana, morta da pochi anni, era una brava artigiana marionettista, capace di costruire dei burattini animati, completi di vestiti e di espressioni, seguace di una tradizione che veniva dalla Cecoslovacchia, di cui la donna era originaria.
 
Michel Bussi nelle oltre quattrocento pagine del romanzo sempre più intricato man mano che prosegue la lettura, ci trasporta nel passato, prima della caduta del Muro di Berlino, nel 1968, quando i carri armati sovietici avevano invaso Praga; per poi tornare nel presente,  addirittura al 14 settembre 2023, quando comincia la narrazione; eccoci di fronte a tre donne: oltre Nanesse, anche Vicky  aspetta Hans,  un camionista che passa con lei solo pochi giorni l’anno ma fa da padre amoroso  alla piccola Lola; Eléa che vive a Parigi, chiusa nel suo mondo da ragazza Asperger, che vive nell’attesa dell’arrivo di Pierre, un giovane ballerino di cui è follemente innamorata e con cui comunica attraverso un sofisticato oggetto, un anello collegato ad un computer : ma chi sono questi tre uomini che hanno penetranti occhi grigi e una strana andatura da ballerino ? Non c’è da aggiungere altro a questa storia misteriosissima, che come da tradizione a cui ci ha abituato Michel Bussi nei suoi numerosi romanzi precedenti, si chiarirà solo nelle ultime righe. Per chi ama romanzi da cui è difficile staccarsi fino alla fine, questo libro è consigliato. La storia del burattino Petruska, della Ballerina, del Moro, fa da sottofondo a questo “intrigo vertiginoso”, “Siamo solo esseri di panno e di carta”, ci ammonisce Michel Bussi in una citazione in esergo, come se il teatro dei burattini e i fili che li muovono somigliassero alla vita reale.
 
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