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L'investigatore Maximilien Heller

Henry Couvain, Sellerio editore 2023

Ex libris - Elisabetta Bolondi 14/07/2023

La copertina del libro La copertina del libro Segnalato tra i libri consigliati dalla redazione di Robinson di Repubblica, il libro edito da Sellerio "L'investigatore Maximilien Heller" dello scrittore parigino Henry Cauvain, nato nel 1847, è una chicca oltre ad essere una bella sorpresa per gli appassionati del genere. Un giallo davvero avvincente, ottimamente costruito, ben ambientato a Parigi e in Bretagna per lo più, con una serie di colpi di scena che il narratore, un medico chiamato da un amico al capezzale dell'ancor giovane ma malatissimo Maximilien, racconta con dovizia di particolari una storia seguendo la straordinaria personalità del filosofo-avvocato che risponde al nome di Maximilien Heller. Moribondo, poi resuscitato, travestito, intraprendente, ostinato, curioso, dotato di grandi doti investigative, coraggioso, l'uomo interviene di fronte all'ingiustizia che rischia di far finire sulla ghigliottina l'innocente Guérin, che viene accusato di aver avvelenato con l'arsenico un potente, il banchiere parigino Bréhat-Lenoir di cui era il domestico, per impossessarsi della sua ricchezza.
 
Le ricerche per lo smascheramento del vero assassino sono lunghe e complicate, e portano il nostro protagonista in un fiabesco castello bretone, dove un orso feroce difende oscuri segreti, dopo essere passato per sale da gioco, feste da ballo, che ricostruiscono con magistrale e dettagliata precisione un'atmosfera un po' bohemien e vagamente decadente tipica della Francia di fine Ottocento. In una lunga introduzione al piccolo volume lo scrittore Marco Malvaldi interviene con una domanda molto precisa: "Come si costruisce un investigatore nella letteratura gialla"? Ed elenca alcuni temi inderogabili per chi si occupa di libri gialli, citando Agatha Christie e il suo Hercule Poirot, o Conan Doyle, l'autore di un prototipo di investigatore come Sherlock Holmes, o le altrettanto celebri detective stories di Nero Wolfe.
 
Il romanzo di Henry Cauvain sembra comprendere o anticipare tutti questi autori celebri, e il suo Maximilien Heller sorprende il pur scaltro lettore  per la sua originalità: intuitivo, curioso, abile, colto, metamorfico, capace di vedere ciò che altri neppure notano, il giovane misantropo si muove alternando pigrizia e attivismo, osservazione e riflessione, coraggio e abbattimento per una presunta malattia. Una trama costruita con grande abilità da parte dell'autore che fino alla conclusione del romanzo tiene le fila del mistero consentendo al lettore di arrivare alla fine pieno di curiosità e stupore. Una storia d'amicizia insolita, quella fra il medico narratore e il protagonista della storia: lettura estiva consigliata anche da noi.
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